Il termine "fibromialgia" significa dolore ( algos ) proveniente dai muscoli ( myo ) e dai tessuti fibrosi ( fibro ), come tendini e legamenti.
DEFINIZIONE
La fibromialgia è una sindrome reumatica dolorosa cronica, presente tra il 2% e l'6% della popolazione ed è caratteristica dell’età dai 35 ai 60 anni; sono più colpite le donne in rapporto di 8:2.
La malattia rappresenta un disequilibrio dell'omeostasi del corpo con conseguenze sul benessere fisico e mentale e impatto negativo sulla funzionalità e l'aspettativa di vita, spingendo il concetto di trattamento da target a molte condizioni. Essa è caratterizzata da dolore corporeo diffuso e sintomi fondamentali associati a disturbi del sonno, affaticamento e problemi cognitivi, nonché ad altri sintomi somatici e dell'umore, avendo effetti immediati sulla qualità della vita correlata alla salute.
La causa è ad oggi oggetto di studio, infatti la sua diagnosi viene valutata per esclusione, anche perché l’ipotesi più recente evidenzia una genesi multifattoriale.
Tuttavia sono stati identificati vari potenziali meccanismi patogeni:
- Predisposizione genetica.
- Eccessivo stress fisico e/o emotivo.
- Diminuzione del controllo inibitorio diffuso.
- Disequilibrio ormonale.
- Anomalia a carico di alcuni neurotrasmettitori.
PRINCIPALI SINTOMI CLINICI
Una grande varietà di sintomi può accompagnare la sindrome fibromialgica. Nel 2010, l’American College of Rheumatology ha definito i seguenti criteri per porre diagnosi di fibromialgia:
SINTOMI PRIMARI
- Dolore diffuso presente da diversi mesi e che aumenta; il dolore è considerato diffuso quando tutti gli elementi seguenti sono presenti: dolore nel lato sinistro del corpo, dolore nel lato destro del corpo, dolore sopra e sotto la cintura.
- Dolore allo scheletro assiale ( collo, torace, dorso o rachide lombare ). Per definizione, il dolore alle spalle e alle natiche, è considerato come dolore per ogni lato interessato. Il dolore alla bassa schiena è considerato dolore sotto la cintura.
- Dolore a riposo e dolorabilità in almeno 11 su 18 tender points alla digitopressione. Perché un punto dolorabile sia considerato positivo, il paziente deve affermare che la palpazione è stata “molto dolorosa” in contrasto con “dolorosa”.
SINTOMI SECONDARI
- Disturbi del sonno e rigidità.
- Diminuzione della memoria a breve termine.
- Stanchezza, che è più grave al mattino e nel tardo pomeriggio.
- Alterazioni dell’umore comprendendo depressione e ansia.
- Disturbi somatici multipli ( emicrania, cefalea muscolotensiva, dolore retrosternale, borsiti e tendiniti, cistiti, sindrome da colon irritabile, minzione frequente, parestesie nelle mani e nei piedi, dolore temporomandibolare, dolore pelvico ).
TEST ED ESAMI
Con un campionario di disturbi e sintomi così ampio, arrivare ad una diagnosi certa non è cosa automatica e ad oggi ancora oggetto di studi. La principale soluzione è una diagnosi ad esclusione.
Il rilevamento precoce può essere facilitato dall'educazione e da una maggiore consapevolezza da parte del personale medico usando misure di screening per i sintomi fondamentali fibrobialgici nella pratica di routine: sono stati proposti vari questionari di screening per aiutare a identificare la fibromialgia, ma finora non hanno dimostrato un effetto sul risultato.
Al momento, le attuali linee guida basate sull'evidenza raccomandano fortemente di non assegnare una diagnosi di sindrome fibromialgica basata solo sul completamento di un questionario, poiché l'incontro clinico e la relazione narrativa del paziente devono rimanere il gold-standard per la diagnosi.
Esame obiettivo
Il quadro può essere molto variabile da paziente a paziente. La visita rivela dolorabilità alla palpazione in alcuni dei 18 tender points ( a volte in tutti ). Dovrebbe essere esercitata una pressione tale che la pelle del paziente sbianchi sotto le dita dell’esaminatore. Questi punti dolorabili sono limitati ai tessuti molli ( muscoli, tendini, legamenti e borse ); l’esame obiettivo delle articolazioni è solitamente normale. Questi punti sensibili, si caratterizzano in generale per il fatto che, nel soggetto sano, la loro stimolazione non induce particolari reazioni (o almeno non in tutti i punti).
Esami diagnostici
Nessun esame radiografico è diagnostico per la sindrome fibromialgica. Tuttavia possono essere utili per il quadro diagnostico degli esami del sangue specifici ed occasionalmente Elettromiografia e Risonanza Magnetica utili ad escludere alcuni quadri patologici similari alla sintomatologia caratteristica della fibromialgia.
TRATTAMENTO
La fibromialgia è complessa e richiede un approccio multidisciplinare al trattamento. L'autogestione del paziente è la chiave.
I pazienti devono essere informati che la sindrome fibromialgica non è una malattia pericolosa per la vita o con carattere evolutivo. Non è disponibile una singola cura, ma è possibile alleviare i sintomi grazie a numerosi trattamenti per la sua gestione, che sono supportati da prove di alta qualità.
Il programma di trattamento include:
- Terapie farmacologiche ( FANS, miorilassanti, ecc. ).
- Esercizio fisico. per aumentare l’elasticità. Gli esercizi riabilitativi per la sindrome fibromialgica dovrebbero cominciare lentamente e aumentare gradualmente per generare una resistenza fisica, mentre si cerca di minimizzare il dolore. Inoltre, si raccomanda di eseguire esercizi di tipo aerobico per aumentare l’efficienza cardiaca.
- Terapie strumentali ( TENS, tecarterapia, ionoforesi ).
- Massoterapie.
- Controllo alimentare ( dieta e regime alimentare adeguati ).
- Terapie di Medicina Complementare ( Agopuntura, Coppettazione, Shiatsu, Biofeedback, Balneoterapia ).
DIBATTITI SCIENTIFICI
La fibromialgia è una condizione medica riconosciuta, con criteri preliminari definiti e scale di gravità. La diagnosi precisa in un singolo paziente può, tuttavia, essere sfuggente, con sintomi presenti per anni, portando a molti incontri di assistenza sanitaria e ritardi diagnostici, che possono influire negativamente sull'esito. Chi ha familiarità con il trattamento, afferma di poterla riconoscere, ma gli esperti discutono ancora dei criteri diagnostici clinici pratici. I problemi includono la definizione precisa di dolore diffuso e la rilevanza dei sintomi associati, che variano nel tempo.
Il dolore diffuso è universalmente riconosciuto come il sintomo cardinale della sindrome fibromialgica con variabilità in presenza di altri sintomi fondamentali. I sintomi fondamentali possono essere espressi in modo diverso tra i pazienti, contribuendo a pesi diversi allo stato di salute globale. Pertanto l'identificazione del sintomo di maggiore importanza può fissare il trattamento in un approccio su misura per il paziente.