TECNICHE TERAPEUTICHE

Valutazione Posturale

FONDAMENTI DELLA POSTURA

Il termine "postura" proviene dal latino "positura" che vuol dire posizione, termine a sua volta derivato da pònere. Per postura si intende dunque il rapporto con cui i diversi segmenti corporei concorrono all'attuazione di un qualsiasi gesto o posizione.

"Se consideriamo la postura come il risultato dell'interazione dinamica tra due gruppi di forze (la forza ambientale della gravità da un lato e la forza dell'individuo dall'altro), allora la postura non è null'altro che la forma in cui si esprime l'equilibrio di potere che esiste in qualunque momento tra questi due gruppi di forze. Dunque, qualsiasi deterioramento della postura indica che l'individuo sta perdendo terreno nella sua lotta con la forza ambientale della gravità", scrivevano Jungmann, McClure e Backaches in un trattato sulla postura.

LA VALUTAZIONE POSTURALE

Stabilire una bilancio significa raccogliere e trascrivere una gamma d’informazioni che sia il più ampia possibile, che andrà a costituire la cartella che consentirà di precisare il livello e la gravità della situazione, il primo bilancio di un paziente deve perciò essere il più completo possibile mentre i successivi non saranno altro che un arricchimento del primo ed un controllo. La valutazione dovrà essere ripetuto con frequenza determinata dall’età del paziente e dall’evoluzione della patologia.

Stabilire un bilancio risponde ad una doppia esigenza:

  • Costituire una raccolta di dati qualitativi e quantitativi sufficienti e precisi.
  • Determinare gli obiettivi che si vogliono perseguire e scegliere i mezzi terapeutici con i quali si vogliono raggiungere gli obiettivi prefissati.

La valutazione posturale, nello specifico, è l’insieme di 4 diversi bilanci:

  • Bilancio analitico
  • Bilancio funzionale
  • Bilancio differenziale
  • Bilancio previsionale

Nella valutazione posturale ci si avvale di test clinici, di esami strumentali, nonché dell'anamnesi e dell'osservazione del soggetto, con un “occhio clinico” attento. Di norma l'individuo verrà analizzato in posizione ortostatica (in piedi), nei tre piani dello spazio (frontale, sagittale e trasverso). Per una valutazione più attenta e precisa ci si può avvalere di un posturoscopio o in assenza si utilizza il filo a piombo che coincide con la linea centrale di gravità.

Oltre a tutto ciò nella valutazione posturale del soggetto si osserva e si valuta se sono in equilibrio e simmetria svariati punti e zone precise del corpo, sempre osservate nei tre piani dello spazio.

Il Metodo Mézières

RIEDUCAZIONE POSTURALE INDIVIDUALE

Il Metodo Mézières, è una tecnica di rieducazione posturale individuale ad approccio globale che permette il recupero funzionale; il paziente, secondo una visione d'insieme, è valutato nella sua totalità al fine di ricercare la causa primaria. L'anamnesi e quindi la Prima Valutazione del Metodo è incentrata sull'individuazione delle cause che hanno determinato l'insorgenza del fenomeno patologico, mentre la risoluzione della sintomatologia ne è la diretta conseguenza.Il campo d'interesse è quello dei disordini VERTEBRALI ( scoliosi e atteggiamenti scoliotici, iperlordosi, cifosi, compressione dei dischi intervertebrali e relative radicolopatie, sciatalgia, cervico-brachialgia, ecc. ), della stretta osservanza MUSCOLARE ( lombalgia, cervicalgie, sciatalgie ecc.), DISMORFICA ( ginocchia vare o valghe, piede piatto o cavo, ecc.) e ARTICOLARE ( artrosi, periartrite scapolo-omerale, coxartrosi, gonartrosi, ecc.). Il Metodo trova inoltre applicazione nell'ambito della medicina preventiva; si rivolge, infatti, anche a tutti coloro che, pur non manifestando una patologia di qualsivoglia tipo, desiderano raggiungere e mantenere uno stato di benessere attraverso una maggiore conoscenza e consapevolezza del sé corporeo, attraverso una vera e propria Rl-educazione al movimento, che porta la nostra mente a Ri-scoprire aspetti del nostro corpo e movimento che avevamo dato per ormai scontati. La tecnica è organizzata in un ciclo di trattamenti individuali, differenziati e personalizzati in funzione delle esigenze e delle caratteristiche di ogni singolo individuo

FINALITÀ DEL METODO MÉZIÈRES

Un trattamento Mézières avrà diverse finalità, principalmente tre: a) terapeutico : è il paziente che viene a consultare il terapista quando insorgerà il dolore, lo scopo terapeutico è quindi già chiaro. b) di mantenimento : molto spesso qualche seduta distanziata nel tempo è abbastanza per mantenere e consolidare i risultati già ottenuti precedentemente, impedendo così delle ricadute. c) preventivo : agire prima che insorgano i sintomi prevedibili. A volte, qualche seduta fatta al momento giusto, è sufficiente per evitare l'apparire di problematiche.

CHI PUÒ TRARRE BENEFICI DA UN TRATTAMENTO MÉZIÈRES ?

Tutte le persone che cercano un trattamento personalizzato, adattato al proprio caso, in riferimento alle patologie e alle finalità precedentemente citate. Non si tratta una affezione generale, ma si cura il "caso personale" e unico d'ogni paziente.

“Il problema non è mai là dove si manifesta” F. Mézières"

Massoterapia

IL MASSAGGIO TERAPEUTICO

Cos’è la massoterapia? A cosa serve? Come viene utilizzata e da chi? Queste sono le domande che spesso il paziente e quindi le persone in generale si pongono e a cui vorrei rispondere brevemente. Il termine Massoterapia indica una terapia manuale e diverse tecniche riabilitative, preventive e distensive che ristabiliscono funzionalità al sistema muscolo-scheletrico, come ad esempio delle mobilizzazioni, degli allungamenti, o tecniche terapeutiche manuali più specifiche, a seconda del percorso formativo del terapista. Esse hanno molti benefici per la salute ed il benessere del paziente, a seconda delle competenze e delle applicazioni pratiche. Esistono diversi tipi di massoterapia ( Decontratturante, Defaticante, Miofasciale, Sportiva, Drenante ecc. ) e vengono utilizzati per due scopi principali:

  • Come terapia, appunto ( preventiva o riabilitativa ).
  • Come trattamenti benessere, e quindi se vogliamo di mantenimento.

Per quanto riguarda l’aspetto benessere la popolarità della massoterapia è ben consolidata e molto efficace da ormai molto tempo, nel ridurre le tensioni quotidiane e lo stress, sempre più frequente nelle nostre giornate. Parlando invece della parte terapeutica, a livello scientifico esistono molti studi che da tempo convalidano il fatto che una “semplice” massoterapia localizzata, lenisca la sintomatologia muscolare o articolare legata alle strutture ed i tessuti circostanti. Questo per il fatto che a seconda dei parametri della massoterapia in atto ( pressione, velocità, ritmo, durata e frequenza ), essa ha un’utilità diversa, valutata caso per caso. Le figure che possono utilizzare la massoterapia a scopo terapeutico sono:

  • Il Fisioterapista
  • Il Massofisioterapista
  • Il Massoterapista

EFFETTI ED APPLICAZIONI DELLA MASSOTERAPIA

L'azione della massoterapia si basa su diverse categorie di effetti benefici: meccanici, fisiologici e psicologici, i quali inducono rilassamento locale e generale, sollievo dal dolore, aumento dell'escursione articolare e della mobilità degli arti, stimolazione della circolazione sanguigna e linfatica e in genere accelerano i processi di guarigione.

Le applicazioni della massoterapia ne sono diverse:

  • Alleviare il dolore
  • Favorire il rilassamento locale e/o generalizzato
  • Trattare problematiche e patologie specifiche: edemi, tessuti cicatriziali superficiali e profondi, lesioni muscolari, tendinee, legamentose e articolari, ematomi superficiali e profondi, problemtiche gastro- intestinali, recupero della articolarità e del movimento.

Terapia Manuale

Non si dovrebbe considerare la medicina manuale isolatamente o separatamente rispetto alla medicina “regolare”, e chiaramente non si tratta di una panacea per tutti i mali.

La terapia manuale prende in considerazione le capacità funzionali dell’organismo umano e coloro che la praticano sono interessati ai processi patologici dinamici. La terapia manuale si concentra su tutto l’apparato muscolo-scheletrico che comprende oltre il 60% dell’organismo umano e attraverso il quale si deve procedere alla valutazione degli altri apparati. La valutazione iniziale non esamina esclusivamente il sistema muscolo-scheletrico considerandone le particolari disfunzioni e patologie, ma può anche essere utilizzata per valutare le manifestazioni somatiche di una malattia e le alterazioni dei visceri. Le procedure manipolative vengono utilizzate principalmente per aumentare la mobilità di zone in cui si riscontra una restrizione della funzionalità muscolo-scheletrica e ridurre il dolore.

Alcuni terapisti enfatizzano soprattutto il concetto di alleviamento del dolore, mentre altri sono maggiormente interessati all’aumento di mobilità nelle zone di restrizione.

Il campo della medicina manuale, osserva il sistema muscolo-scheletrico in un contesto molto più ampio, in particolar modo come parte integrante ed interconnessa dell’organismo umano nel suo complesso.

OBIETTIVO DELLA MANIPOLAZIONE

L’obiettivo della terapia manuale manipolativa, consiste, attraverso molte tecniche diverse tra loro, nel ripristinare una massima mobilità del sistema muscolo-scheletrico, senza provocare dolore, in un equilibrio posturale. Questa definizione è globale e sistemica, ma allo stesso tempo specifica.

Inoltre la medicina manuale si è trovata di fronte a numerose definizioni convergenti e a volte confusionarie relative all’entità che può essere sottoposta con successo ad un intervento manipolativo; attualmente il termine ritenuto accettabile per definire tale entità è “disfunzione somatica”, con il quale si intende una funzionalità alterata e danneggiata dei componenti del sistema somatico: strutture scheletriche, artrodiali e miofasciali, nonché gli elementi vascolari, linfatici e neurali ad essi correlati. Se è presente una disfunzione somatica che altera queste funzionalità, potrebbe benissimo essere presente una miriade di altri sintomi, tra cui quelli di natura dolorosa e patologica.

Rieducazione Funzionale

Trattamenti di riabilitazione prima e dopo l'intervento chirurgico: rinforzo muscolare, recupero lesioni articolari, propriocezione.

Linfodrenaggio Manuale

Il Metodo
Il linfodrenaggio è un metodo che, tramite stimolazione manuale, è capace di aiutare il deflusso dei ristagni linfatici accumulati negli spazi interstiziali e favorirne un corretto scorrimento all’interno dei vasi. Esso viene eseguito principalmente in base ai dettami di due scuole. Entrambe le scuole di linfodrenaggio si basano sugli stessi princìpi: la principale differenza tra le due sta nel tipo di movimento usato. Emil Vodder nel 1932 fu il primo a studiarne le caratteristiche, approfondito poi in seguito dal docente di riabilitazione motoria Albert Leduc presso l'Università di Bruxelles. Il linfodrenaggio di Vodder nel nostro caso, consiste in una combinazione di movimenti circolari - rotondi o ovali, piccoli o grandi, profondi o superficiali che spingono la pelle, senza strisciarvi sopra. Inoltre più è molle il tessuto, più leggero è il massaggio. Le manovre sono numerose nei vari distretti corporei e devono iniziare sempre con quella che viene comunemente definita apertura. Questa, insieme al massaggio dei linfonodi e alla particolare tecnica di massaggio costituisce la caratteristica principale del Drenaggio Linfatico Manuale di Emil Vodder.

Benefici
Esso favorisce la circolazione linfatica, aumentandone la velocità di scorrimento, permettendo in questo modo la riduzione dell'edema, sia linfatico, sia di altra origine. Vengono, inoltre, potenziate le difese immunitarie proprie dell'organismo, attraverso il massaggio dei linfonodi; si aumenta pertanto la resistenza dell'organismo alle infezioni. E ancora attraverso il drenaggio linfatico manuale avviene un generale rinnovamento del liquido intercellulare o interstiziale. 
Attraverso l'accelerazione del flusso linfatico, vengono asportate le sostanze ad azione irritante, che impediscono la detersione della ferita, e con l'arrivo di linfa fresca giungono anche principi nutritivi, con azione plastica e ricostruttiva. Altrettanto facile da comprendere l'effetto benefico sulla microcircolazione, poiché viene migliorata la motilità intrinseca dei vasi, attraverso una ripresa della ritmicità delle contrazioni della muscolatura liscia, e una accelerazione dei processi di filtrazione-riassorbimento a livello capillare sanguigno. Notevole è l'effetto rigenerante, particolarmente evidente nelle persone anziane, o in campo ortopedico con una più rapida costituzione del callo osseo in caso di fratture composte, o in dermatologia con la cicatrizzazione delle ragadi del capezzolo, durante l'allattamento. I movimenti lenti e ritmati del Drenaggio Linfatico Manuale hanno un effetto sedativo e rilassante, e sulle contratture muscolari, sugli strappi o sulle distorsioni, cui associa anche un effetto antiedematoso, produce un'azione antalgica assai benefica.

© 2019 Federico Pini | Massofisioterapista - Mezierista - Riflessologo - Operatore Shiatsu | P.iva 02170680447